La caduta dei nostri capelli ci allarma tutti, nessuno escluso. Il dubbio di rientrare per qualsivoglia motivo nella cerchia di persone che perderanno visibilmente cuoio capelluto (per i maschi quasi il 50% del totale) assale ognuno di noi, che ci chiediamo costantemente una domanda che non deve però sfociare nell’ipocondria: quali sono le malattie che provocano la caduta dei capelli?
Quando si parla di salute, dobbiamo obbligatoriamente rammentarvi di consultare un esperto. Questi riusciranno a stabilire con certezza scientifica la causa che affligge il vostro cuoio capelluto causando la perdita di svariate ciocche, oppure togliervi ogni preoccupazione garantendovi la salute della vostra chioma. Ci sono, però, dei sintomi ricorrenti che potete leggere qui di seguito che potrebbero essere la spia della vostra problematica.
Le malattie dei capelli non sono spesso un argomento di conversazione molto popolare, rappresentando quasi un tabù, rispetto all’eccessiva quantità di ricerche e letteratura dedicate a molte altre condizioni ugualmente indesiderabili. Cercheremo dunque di analizzarle più a fondo, tenendo fuori dalla discussione la semplice alopecia genetica, argomento già largamente discusso.
Sappiamo tutti che elementi come il tempo, lo stile di vita e l’inquinamento incidono. Oltretutto, perdere capelli è innanzitutto naturale, ma a volte ci sono patologie che si impossessano del nostro scalpo. La trichorrhexis Nodosa è una delle più comuni malattie dei capelli in quanto è una delle cause più frequenti di anomalie del fusto. Di solito si verifica dopo un trauma esteso ed eccessivo posto sui capelli, che provoca la formazione di rigonfiamenti come nodi diffusi sul fusto, provocando la rottura dei capelli.
La sindrome dell’anagen corto colpisce soprattutto i bambini con capelli chiari. Questa malattia dei capelli è stata descritta per la prima volta nel 1984 ed è caratterizzata da peli di morfologia anormale, che però si allentano e si staccano facilmente dal cuoio capelluto, restituendo ciocche eccessivamente sottili e raramente diffuse oltre la noce del collo. A differenza di altre malattie dei capelli, questa sindrome non comporta necessariamente capelli fragili o facilmente frangibili, ma piuttosto cadute vistose e numerose di ciocche. Un esame fisico rivelerà che non ci sono cicatrici o infiammazioni del cuoio capelluto presenti nei pazienti affetti, rendendola davvero difficile da individuare con certezza.
Infine, ancora più complessa e stigmatizzata è la tricotillomania, la quale piuttosto che essere una vera e propria malattia dei capelli, è una condizione mentale, che influisce molto negativamente su questi ultimi. La tricotillomania è un disturbo del controllo dei nostri impulsi, in cui i malati tendono a toccarsi, tirarsi e talvolta addirittura strapparsi via i capelli, con una aggressività tale che spesso questo comportamento si traduce in evidenti chiazze calve che appaiono sulla testa. Un po’ a tutti è capitato di tirarsi i capelli o toccarli per la rabbia, ma ovviamente questa malattia fortemente stigmatizzata esaspera completamente questo comportamento.
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