È consigliato usare la lampada UV sulle proprie unghie? Ecco la risposta degli esperti

La lampada UV è uno strumento consigliato per la tua manicure? Scopriamo insieme quali sono i pro e i contro.

Molte di noi l’hanno già usata senza pensarci due volte, soprattutto se ci siamo recate in un centro estetico. Per la maggior parte non si è chiesta se si tratta effettivamente di uno strumento benefico per la pelle. Certo, è perfetto per ottenere un’ottima manicure, ma siete sicure che la lampada UV si possa utilizzare regolarmente?

pro e contro dell'utilizzo della lampada UV
pro e contro dell’utilizzo della lampada UV – cambiotaglio.it

Negli ultimi anni questo dispositivo è diventato sempre più popolarità, complice la diffusione di nail art fantasiose e creative, soprattutto quando si tratta di unghie in gelo in acrilico. Ovviamente anche i social hanno aiutato alla sua diffusione. Se vi trovare alle prima armi o magari non siete delle fanatiche di manicure, vogliamo svelarvi in cosa consiste esattamente la lampada UV e soprattutto quali sono i pro e i contro del suo utilizzo.

Lampada UV: pro e contro

La lampada UV è un apparecchio che emette una luca ultravioletta utilizzata per far asciugare la manicure. Come potete immaginare però, quando si parla di luce UV, la domanda sorge spontanea: con il tempo quest’ultima può compromettere la nostra salute e quella della nostra pelle? Già in passato hanno cominciato a diffondersi alcuni voci secondo le quali le lampade UV utilizzate nei vari centri estetici non sono così salutari come qualcuno può pensare. Ma questo alla fine dei conti è abbastanza scontato considerato che la lampada include un’emissione di raggi ultravioletti, che come sappiamo, con un utilizzo prolungato, questi possono arrecare danni cutanei.

pro e contro dell'utilizzo della lampada UV
pro e contro dell’utilizzo della lampada UV – cambiotaglio.it

Studi precedenti hanno rilevato che l’uso a lungo termine delle lampade UV per smalto per unghie può aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle, ma non è stato condotto uno studio per determinare gli effetti a lungo termine delle radiazioni emesse. Uno studio recente invece ha dimostrato che un’esposizione frequente può addirittura causare danni al DNA. Avete sentito bene. Una scoperta decisamente inaspettata ma a dir poco spaventosa, se si pensa che si sta parlando di una semplice lampada UV.

Lo studio è stato effettuato utilizzando cellulare umane e di topo. Alcuni ricercatori dell’Università della California San Diego e dell’Università di Pittsburgh hanno scoperto che la luce UV delle lampade provoca mutazioni e danni alle cellule. Durante lo studio, cellule umane e di topo sono state poste in essiccatori a lampade UV a intervalli diversi. Il primo gruppo di cellule è stato messo nell’essiccatore per due sessioni di 20 minuti con una pausa di un’ora in mezzo. In questo caso, si è notato che circa il 20-30% delle cellule è morto. Il secondo gruppo di cellule è stato esposto per 20 minuti al giorno per tre giorni consecutivi e circa il 70% di esse è morto.

Ma non ci sono bune notizie nemmeno per le cellule che sono sopravvissute all’esposizione. Infatti queste ultime hanno mostrato segni di danni al DNA e mutazioni legate al cancro della pelle. Anche se parliamo di scenari completamente differenti, visto che si sta paragonando l’utilizzo di una lampada UV per unghie e mani all’esposizione di cellule umane in un essiccatore, secondo i ricercatori esiste un forte legame che faccia per l’appunto pensare che la lampada UV possa danneggiare seriamente il DNA facendo incrementare al tempo stesso le probabilità di sviluppare un tumore alla pelle.

Questo è ciò che è stato pubblicato dagli studiosi: “I nostri risultati sperimentali e le evidenze precedenti suggeriscono fortemente che le radiazioni emesse dagli essiccatori UV per smalto per unghie possono causare tumori alla mano e che gli essiccatori UV per smalto per unghie, simili ai lettini abbronzanti, possono aumentare il rischio di tumori della pelle ad insorgenza precoce”. I ricercatori inoltre sottolineano inoltre che sono necessari ulteriori studi prima di poter affermare in modo definitivo che questi dispositivi UV possono portare a un aumento del rischio di cancro della pelle. Probabilmente questi studi richiederanno almeno altri dieci anni prima che siano completati e che siano disponibili nuove informazioni che possano aiutare il pubblico.